Quest’anno niente vacanze avventurose, niente aerei verso paesi lontani. Tutt’al più qualche centinaio di km in macchina. È che quest’anno ho un “ospite a bordo” e anche se non mi ha dato grossi problemi ( se non quelli digestivi), mi ha un po’ frenato nella scelta delle vacanze.
Poco male, quest’anno abbiamo sceltola spiaggia sotto casa, la montagna, il lago e naturalmente il mare abruzzese perché come recita il noto brano degli anni ’60 “per quest’anno non cambiare, stessa spiaggia stesso mare”!
Un weekend da ricordare lo abbiamo trascorso tra Bolsena e Civita di Bagnoregio. A Bolsena c’era una festa medievale con tanto di palio e gara di tiro con l’arco. Per vederla però sono dovuta correre in farmacia a comprare un repellente contro le zanzare, che banchettavano sulle mie gambe. Bellissima la gara e foltissima la presenza di turisti stranieri, specialmente tedeschi. Devono essere degli habitué perché nel paese la gran parte dei negozi ha le insegne in tedesco.
Non potevamo farci mancare una sosta ad un agriturismo vista lago di Bolsena per gustare delle prelibatezze a base di cinghiale ( mi viene ancora l’acquolina in bocca).
Una serata l’abbiamo trascorso a Civita di Bagnoregio, borgo poco distante, noto per essere definito come “la città che muore”. Costruita sul tufo, come gran parte del viterbese, Civita di Bagnoregio è un borgo raggiungibile attraverso un ponte riservato ai pedoni, i ciclomotori e…ai trattori. È circondata dai calanchi che ne rendono il panorama mozzafiato, ma che fanno capire come mai il borgo sia stato abbandonata. Ora le case sono state riportate agli antichi splendori e sono un’ottima idea per chi voglia passare qualche giorno di relax, specialmente nella stagione estiva.
Questa volta siamo arrivati a Civita di Bagnoregio di sera per partecipare alla Notte Bianca del Jazz, tanta gente e ottima musica.
Il caldo quest’anno si è fatto sentire e mi sono sentita davvero fortunata ad abitare a 50 m dalla spiaggia. Ogni momento è stato buono per una nuotata rigenerante, specialmente al tramonto.
E quando il caldo si è fatto soffocante, ci siamo inerpicati sui monti alla volta di Leonessa (provincia di Rieti) ad una altezza di 900 metri.
15 gradi meno di Roma ed un pomeriggio di pioggia, il piacere di indossare un golfino e le scarpe chiuse e la notte aver bisogno della copertina! Una favola!
Senza contare che il nostro ospite è un cuoco provetto, che tra le tante prelibatezze ha sfornato pizze impastate con le sue mani e guarnite con i soli frutti dell’orto! Cosa volere di più?
E come dicevo all’inizio, c’è sempre un momento nel corso della stagione estiva in cui non si sfugge al ritornello che fa “per quest’anno non cambiare, stessa spiaggia stesso mare” e si parte verso la costa abruzzese.
Tra ombrelloni colorati
Pranzo di Ferragosto a base di pesce
Serate alla scoperta di dolci tipici abruzzesi dal nome inaspettato:
Ed ecco gli estimatori del dolce abruzzese dal nome “particolare”
Il caldo da alla testa, guardate che affare
E poi le spiagge libere e senza barriere architettoniche ( Ostia guarda e impara!)
E poi anche se “per quest’anno non cambiare” ti imbatti in posti di estrema bellezza, che per raggiungerli devi faticare un po’ ma che poi ti regalano una emozione senza eguali.
Eccoci nella riserva naturale di Punta Aderci, nel territorio di Vasto.
Con un’immagine così non mi resta che salutare l’estate 2015. La prossima saremo in 3!