Breve storia triste o storia triste?
Questo è uno di quei post che potrebbe essere tranquillamente intitolato Breve storia triste, ma come al solito potrei farmi prendere dalla logorrea e dovrei quindi eliminare il breve e lasciare solo storia triste. E sarebbe un peccato perché questo triste darebbe tutto un altro “sapore” alla piccola avventura che mi è capitata in cucina.
Lo confesso, spesso mi perdo nel feed di Instagram tra le meravigliose immagini di dessert dai mille colori. Ormai da un paio di estati quelli che vanno per la maggiore sono tutti salutari, molto vegan e a base di superfood.
D’altronde anche io ho ceduto alle tendenze del momento ( per la cronaca non sono diventata né vegena né vegetariana, diciamo che mangio in maniera più varia) e ho fatto incetta di semi e cereali vari. Tutta colpa del nuovo Carrefour che sembra diventato l’autogrill degli amanti dei cibi alternativi.
Una volta tornata a casa però non sapevo cosa farmene di tutti quei semini. Mi compariva continuamente davanti la faccia di mio nonno che mi suggeriva “questo è il mangiare delle galline!”, ma poi ecco l’idea: faccio il chia pudding!
Chia pudding: la ricetta
Il chia pudding o budino di semi di chia, per dirla alla nostrana, è il massimo della vita per chi non ha voglia di cimentarsi in cucina, è un dessert che si fa con il minimo sforzo, ma si ottiene il massimo risultato… forse.
Con grande eccitazione ho preso due bei bicchieri trasparenti e ho seguito una delle migliaia di ricette presenti su google.
Ho riempito ciascun bicchiere con 200 ml di latte di mandorla non zuccherato e poi ho aggiunto 30 gr di semi di chia, girando con il cucchiaino per non farli depositare tutti sul forno. Dopo un’oretta di frigorifero, ho girato di nuovo con il cucchiaino e ho riposto i bicchieri in frigo per tutta la notte.
Il chia pudding è pronto
L’indomani mattina con trepidazione ho aperto il frigo per ammirare il chia pudding in tutto il suo splendore. Con fierezza ne ho consegnato uno a mio marito con la raccomandazione “mangialo come spuntino di metà mattina” e mi sono ripromessa di gustarlo anche io più o meno a quell’ora.
Devo dire che l’aspetto mi ricordava molto i girini che facemmo crescere in classe in quarta elementare, si trasformarono presto in rane che saltavano tra i banchi della classe, ma questa è un’altra storia. Dicevo, l’aspetto era un po’ lontano dalle mie idee di dessert, ma si sa, cosa non si fa per la salute?
Mi stavo accingendo a gustare questa mia nuova creazione, ma wathsapp trillava
Lui: Ciao amore, ho cominciato a mangiare sto coso ai semi di chia…è un po’ neutro
Io: Eh, amore, però ci devi mettere la frutta!
Lui: Ah ok, ecco perché!
Il momento era arrivato. Ho messo in bocca il primo cucchiaino, annotando nella mente le sensazioni: consistenza gelatinosa, d’altronde è un budino, il sapore mi ricorda qualcosa, in effetti è un po’ neutro….
ancora wathsapp
Lui: cmq ti volevo dire che, pure con la frutta, non è che sa di qualcosa…mi ricorda la schiuma da barba
Io: no amore, sai di cosa sa?
Lui: dimmi
Io: dello scrub che uso per il viso
Lui: ah, allora lo posso buttare? non ti offendi?
Io: vai, vai!
Così è terminata la mia esperienza con il chia pudding. Sicuramente avrò tralasciato qualche ingrediente importante o avrò saltato quelche passaggio nella preparazione. Attendo dritte dagli esperti. Altrimenti continuerò ad usarlo per massaggiarmi il viso.
Photo Credits: http://domesticate-me.com/
A me piace molto!!! Ma non ne ho trovati altri a cui piacesse…😊
Uhm! Cosa ci metti? Credo aggiungere zucchero smonti il concetto di cibo sano!
No no senza az
ucchero
Ma io volevo piú foto del Chia pudding, che comunque non sembrava male a guardarlo!
Ahahah devo ammettere che è andata più o meno così anche a me!
https://valeriaandco.com
Ahahah! Ed io che cercavo qualcuno che mi facesse ricredere! Continuo ad essere speranzosa 😉
la gente cerca il mangiare che gli allunghi la vita, pura illusione
mai come ora le persone muoiono con quello che mangiano
supermercati e discount, ideali per andare contro la nostra salute, non sempre ma spesso si